Continuiamo il nostro tutorial sull’uso della Pastamaker. Una trafila che tutti vogliono subito provare è quella della pasta corta ma consiglio vivamente di non iniziare con questa trafila, perché presenta delle difficoltà: prendete prima confidenza con la vostra semola e le idratazioni facendo la pasta lunga. Se siete alla vostra prima pasta vi consiglio di provare prima:
- Primo uso della Pastamaker
- spaghetti con la Pastamaker
- conchiglie con la Pastamaker
- Sedani e penne con la Pastamaker
- Le chiacchiere di Carnevale con la Pastamaker
- le casarecce con Philips Pastamaker
- Bucatini con la Pasta Maker
- fusilli con la Pasta Maker
Se vi sentite pronti per la pasta corta, vi dico che quello che io ho imparato su questa trafila è che non bisogna esagerare con l’idratazione altrimenti oltre che una pasta che si affloscia otterrete una pasta che si chiude mentre la tagliate o che dovrete far asciugare molto prima di tagliare nel caso ci facciate le penne.
Questa trafila è molto versatile, ci possiamo fare più tipi di pasta: oltre i sedani la possiamo usare per fare le penne/pennette ma anche la pasta da minestra tipo ditali.
La prima cosa da fare è montare la trafila inserendo il suo inserto interno e posizionandola sulla macchina
Accendiamo la macchina, selezioniamo modalità senza uova e apriamo il coperchio. Versiamo la semola: io ho usato sempre la semola Antico Molino Rosso e ne ho pesati 371g, chiudiamo il coperchio. La Pastamaker calcola i liquidi a 140ml, ma per mia esperienza so che devo idratare meno con questa semola per cui ne metto 130ml. Con qualsiasi semola comunque non sono mai andata sopra il 35% di idratazione.
Premiamo play e facciamo il primo impasto mentre versiamo lentamente l’acqua dal coperchio, finito l’impasto spengiamo e facciamo riposare un 40 minuti e più. Riaccendiamo la macchina e premiamo play per 7/8 secondi finchè non riparte l’impasto, alla fine avrete un impasto più agglomerato, idratato meglio
La prima pasta è sicuramente brutta e rotta,
tagliatela via via e quando vedrete che esce più uniforme e integra allora aprite il coperchio e ributtate dentro tutta quella brutta che avete messo da parte.
Adesso avete due possibilità o tagliate i sedani via via che escono alla lunghezza voluta oppure estrudete dei tubicini lunghi che appoggerete sul vostro vassoio e in seguito taglierete con le forbici o un coltello ben affilato.
Vi raccomando ancora per il taglio di pasta cava come questa di abbandonare il taglierino fornito da Philips perchè rovina la pasta e la schiaccia; munitevi di tarocco, meglio in plastica così non rischiate di graffiare macchina e trafile, li trovate nei negozi di casalinghi o online.
Se avete scelto di fare le penne estrudete dei tubicini lunghi che stenderete su un vassoio; a fine estrusione quando la Pastamaker inverte il senso di rotazione della coclea se avete ancora impasto in macchina spengete e riaccendete e premete il tasto solo estrusione sotto al play: il timer sul display segnerà 3 minuti, premete play e avrete altri 3 minuti di estrusione; se invece non avete in macchina più impasto allora mettete in pausa.
Prendete i tubicini e tagliateli inclinando le forbici a 45° così da creare la punta delle penne e procedete così fino a terminare i tubicini. C’è anche chi usa un coltello ma io mi trovo meglio con le forbici, è soggettivo.
Per fare questa operazione la pasta deve essere bella asciutta e se avrete idratato come me non avrete difficoltà; molte persone consigliano di far riposare i tubicini un paio d’ore prima di tagliarli, probabilmente perchè partono da un’idratazione eccessiva che renderebbe il taglio poco pratico da fare e chiuderebbe le aperture finali della pasta. Idratando e lavorando bene la pasta questo non succede.
Torniamo alla macchina: premiamo play e questa estrae la pasta e la rispinge in trafila ben due volte prima di estrarla e fermarsi: lo fa per cercare di usare tutto l’impasto possibile con il minimo spreco; la pasta che però rimane nella coclea e nella trafila è molto stressata e scaldata e io non la uso mai per fare la pasta insieme a quella già fatta perchè uscirebbe più bianca e cuocerebbe in minor tempo con una consistenza peggiore.
Quando inverte il senso di rotazione metto in pausa, tolgo il vassoio della pasta che ho fatto e ne metto uno nuovo per fare la pasta da minestra con le trafile che me lo permettono tipo questa che abbiamo usato per le penne. Premo quindi di nuovo play e taglio la pasta a formato minestra, tipo ditali, fino ad esaurimento pasta.
Se invece la trafila non mi permette di ricavarne un formato più piccolo allora pulisco al macchina e congelo l’impasto fino ad averne una quantità sufficiente per farne nuova pasta ma ve ne parlerò in un prossimo articolo.
Adesso che la vostra pasta è pronta potete cuocerla pochissimo in acqua bollente e poi ripassarla velocemente in padella con il vostro condimento preferito.
Ad esempio questi sono dei Sedani alla Zucca
e questa è una buonissima pasta e ceci con i ditali
Perché l’unica pasta che non mi viene bene sono le lasagne?
Vediamo di capire. Forse la pasta ti viene troppo secca e si spacca? Se il problema è questo è per un errore di idratazione perché le lasagne sono l’unico formato che richiede un’idratazione molto alta, al 45% e non quella che ti indica la Pastamaker o che usi abitualmente per gli altri formati.
Altrimenti fammi sapere meglio quale problema riscontri. Noi facciamo delle lasagne magnifiche con la Pastamaker.
Anch’io ho problemi con la trafila delle lasagne se per esempio si deve fare all’uovo per 250 gr di farina quante uova ?
Per fare la pasta all’uovo con la pastamaker non devi seguire gli stessi insegnamenti di quando fai la pasta a mano (tot grammi = toto uova).
Per 250 gr di farina occorre sempre un’idratazione al 45% , quindi idratare con acqua + uova fino ad arrivare a 115 ml di liquidi. Ad esempio su questa quantità di farina aggiungi un uovo e l’acqua che manca ad arrivare a 115 ml.