Questo weekend di sole estivo, che tira fuori a forza le persone di casa, che ti fa venire voglia di stare all’aria aperta più che puoi, è stato fortunatamente abbinato nel mio paese ad un evento di street food .
Lo street food è letteralmente il cibo cucinato e consumato in strada, così oggi chi era uscito per una passeggiatina mattutina ha potuto prolungarla fino a sera senza ritornare a casa per mangiare .
E’ stato un’evento piacevole, da ripetere, magari anche più in grande e con qualche tavolo e panca in più, visto che nei momenti di punta sono mancati .
Lo street food è stato divertente per diverse ragioni .
Prima di tutto il primo passaggio tra camioncini e bancarelle è stato un viaggio virtuale tra i sapori italiani e qualcosa di internazionale.
Vedere ed odorare i piatti preparati sul momento ci ha fatto passare dalla Sicilia, con i suoi cannoli, all’abruzzo con le sue carni arrostite, alla Toscana con i suoi insaccati, all’Emilia con la sua pasta scolata al dente. E poi Paella con Sangria e dolci della Transilvania (sarà vero ?) .
Fatto il primo passaggio per lustrare gli occhi, il secondo passaggio è stato per decidere il menù .
C’era allegria in tutti quelli che si fermavano a mangiare, c’era empatia con quelli con cui hai diviso la panca.
Ma già vedere preparare i piatti sul momento, con maestria rivelatrice di lunga esperienza, è stato interessante.
Ogni camioncino prepara pochi piatti, il più delle volte solo uno, ma lo fa in modo speciale. E poter assaggiare un piatto nuovo, magari di una tradizione culinaria lontana, senza spostarsi dal proprio paese è un’occasione da non perdere.