La scelta del menù di Natale

Tavola di NataleCenone della vigilia, Pranzo e cena di Natale e spesso anche il bis a Santo Stefano, il 26 dicembre . Ci aspetta un tour de force gastronomico che non ha eguali nel resto dell’anno.

Nelle famiglie numerose che spesso si concentrano in un unica tavola durante queste feste, le decisioni da affrontare sono due: dove si mangia e cosa si mangia.

La vigilia, il cenone del 24, spesso è snobbato. Nessuno ci tiene particolarmente che si faccia in casa propria e quindi aggiudicare questa serata a casa di zia  o della nonna è abbastanza rapido. Certo dipende anche dalle tradizioni familiari, che spesso contano molto di più delle tradizioni popolari. Nella mia famiglia per esempio Natale è sempre stato identificato con la cena del 24 dicembre e quella è la data ufficiale di riunione della famiglia.

In altri contesti invece si puntualizza che il 24 è pre-festivo, mentre il festivo è il 25, Natale, la festa di tutte le feste.

La cena del 24 dicembre comunque può essere o molto corta, o molto lunga, sempre in rispetto delle tradizioni familiari.

Molto corta se la maggior parte degli intervenuti ci tiene ad andare alla Messa della vigilia, che notoriamente è molto affollata e ci si deve presentare quindi con largo anticipo non solo se si vuole trovare posto a sedere, ma anche se si vuole solo entrare in chiesa.

Molto lunga invece se il regalo di Natale si scarta categoricamente il giorno di Natale, il 25 dicembre, ed allora specialmente in presenza di bambini grandicelli, si prolunga la cena, con abbondanza di dolci e frutta secca a fine pasto, al solo scopo di raggiungere mezzanotte ed 1 minuto in cui si scatena la danza dello scambio di pacchie e metri di carta e nastri colorati finiscono strappati in 3 secondi, incuranti del lungo lavoro necessario al perfetto impacchettamento senza pieghe.

Il proverbiale Natale con i tuoi invece si identifica più con il pranzo che con la cena e per praticità di solito ci si sposta a casa della famiglia più numerosa. Le 12.30, 13.00 del giorno di Natale sono le ore più ambite e lotte fratricide si compiono affinchè ci si possa sobbarcare delle fatiche del pranzo dei pranzi a casa propria. Ma anche la sera di Natale è un buon secondo posto nella classifica degli inviti natalizi.

Il 26 dicembre, Santo Stefano è quasi un premio di consolazione, un contentino per chi non si è aggiudicato Natale e allora si, non ti preoccupare, il 26 siamo tutti da te.

Risolto il problema del dove si mangia si deve risolvere quello del cosa si mangia.

Le correnti di pensiero sono due: è un giorno diverso dagli altri, si deve mangiare cose diverse da tutti gli altri giorni, oppure è importante la compagnia ed il mangiar bene: meglio andare sul sicuro e sfornare i nostri piatti tradizionali e di sicura riuscita.

Ho avuto modo più volte di dire come a me piaccia assaggiare piatti sempre nuovi e diversi, ma a Natale questo concetto è travisato e si identifica spesso con il cucinare piatti che economicamente non si sostengono durante il resto dell’anno .  C’è sempre qualcuno che propone l’aragosta ed il fois gras per poi rimpiangere le care vecchie e conosciute lasagne.

Molto meglio, specialmente se si deve cucinare per molte persone, andare sul sicuro e preparare i nostri piatti forti, quelli che riescono meglio, anche perchè il cuoco ha tutto il diritto di godersi il giorno di festa senza ansie per la perfetta riuscita del menù.

Anzi se come capita si mangia a casa tutti insieme, ma le pietanza sono preparate e portate un po’ da tutti, meglio assegnare i compiti secondo le riconosciute capacità: antipasti da chi ha più fantasia, il primo dallo specialista della pasta fatta in casa ed il secondo da chi ha il forno migliore .

Per il dolce, a meno che non ci sia un provetto pasticciere, si può anche ripiegare sui dolci tipici natalizi, pandoro, panettone, ricciarelli e panforte confezionati che, se anche siamo invitati a casa di mamma, un bravo ospite non deve dimenticare di portare in regalo.



La scelta del menù di Natale ultima modifica: 2011-12-18T18:11:45+02:00 da Salvatore - admin