La ricetta va conservata in testa e non in libreria

Due scatoloni belli pieni.

Tanti ne ho buttati oggi nella raccolta differenziata di giornali, giornalini,libretti ed opuscoli di ricette.

Tanti se ne erano accumulati sulla libreria, dentro i cassetti, sopra le mensole e stipati in ogni angolo nascosto.

Ricette nazionali,ricette locali, curiosità internazionali, tutto sul formaggio, dolci al forno, dolci freddi, antipasti, primi gustosi, secondi sfiziosi ed ogni tipo di contorno di verdure.

Ogni giornale ha il suo angolo della ricetta, sempre facile da preparare in 5 minuti.

E allora strappi la pagina perchè magari domenica potresti preparare questa ricetta diversa. Una domenica mai arrivata.

Ma tanti e tanti sono i giornali che ammiccano dall’espositore dell’edicola promettendo gusti esotici con gli ingredienti che hai già in casa, antipasti che incuriosiscono il palato, primi carichi di ragù eppur dietetici, quel secondo di carne per ingolosire il bambino e sperare di fregarlo.

Ed allora la casa si riempe di questi giornali in attesa di una lettura e preparazione di queste ricette che non arriva mai.

Basta quindi. Era l’ora di fare spazio ed ho buttato tutto.

Perchè non si consultano mai, è vero. Ma anche perchè la loro funzione è già assolta.

Infatti il giornale deve dare l’idea, magari presentarla visivamente.

Ma una volta che so che esiste la pasta con il formaggio greco e le olive nere basta frugare nella fantasia per prepararla.

Non c’è bisogno di seguire la ricetta passo passo. Basta avere l’idea e un po’ di capacità culinaria e senso dell’abbinamento del gusto.

Se nella ricetta sul giornale c’era tra gli ingredienti il sedano ed invece io ci metto la patata, non è detto che una ricetta sia migliore dell’altra.

La cucina non è precisione. E’ fantasia e voglia di sperimentare nel campo dell’accostamento possibile.

Quindi basta conservare i giornali di ricette.

Si leggono con piaciare. Bastano le foto a far venire appetito. Basta leggere gli ingredienti per sapere se la ricetta è di nostro gusto.

Poi via. Si getta. Ormai il nostro palato ha già assaporato con la fantasia il sapore e non sarà un problema riprodurlo.

O al limite c’è internet.


La ricetta va conservata in testa e non in libreria ultima modifica: 2011-01-16T20:15:16+02:00 da Salvatore - admin