Il nostro menù della prima comunione

il nostro menù della comunione

 Oggi in famiglia abbiamo festeggiato la prima comunione del primogenito.

Tradizione paesana vorrebbe che in questa occasione oltre al pranzo con la famiglia al ristorante si facesse un rinfresco in casa a porte aperte. Quando eravamo piccoli le porte potevano restare aperte a chiunque volesse una tazza di cioccolata calda anche per una settimana.

Chi sente particolarmente questo importante evento religioso offre ancora il rinfresco in casa, magari per un solo giorno. Noi ci siamo limitati ad un più prosaico e comodo pranzo con i parenti stretti.

Abitando sul mare quasi tutti i ristoranti della zona offrono un menù di pesce. Noi, per questa occasione ci siamo rivolti ad amici che si distinguono per la proposta di un menù familiare, vicino alle tradizioni e quindi ricco di piatti semplici. Che non significa che non siano ricchi di sapore.

Già ‘affettati misti’ che sembra di una banalità sconfortante, nasconde una sorpresa, perchè nel piatto troneggiava una soppressata di produzione locale fresca, dolce, come non ne mangiavo da tanto tempo.

Bruschetta e crostini vari sono quegli antipasti tipici familiari: una  fetta di pane tostato e un occhio a quello che c’è in frigo. Se la bruschetta olio e pomodoro attira prima l’occhio e poi la mano, gli altri vanno secondo il gusto personale, ma non ne avanzano.

La torta di patate e fagiolini non so quanto sia tradizionale, nel senso di piatto dei tempi lontani. Certo sono ingredienti poveri, ma inglobarli insieme in un tortino non mi sembra la cucina della contadina che usava quel che aveva nell’orto. Comunque buono e delicato.

Tortelli di spinaci al ragù sono la materializzazione del pranzo domenicale in famiglia, di quelle per cui domenica era sempre festa. A tutti piacciono i tortelli, in Toscana si vivrebbe di soli tortelli, ma io la  cannella nell’impasto non ce l’avrei messa.

Gli strozzapreti suscitano sempre la stessa domanda in almeno metà delle persone sedute a tavola, per poi scoprire che tutti li hanno mangiati almento una volta. Sono spaghettoni di acqua e farina, abbinabili a qualsiasi condimento, conosciuti anche come bigi. Sono una pasta diversa, più consumata lontano dal mare.

A questo punto, anche se le porzioni sono contenute, pur potendo a richiesta fare bis e tris, quasi tutti sarebbero pronti a dire basta.

Ma se ti presentano davanti un vassoio con le patate arrosto, ne assaggio una, ne prendo un’altra,  pochi resistono alla tentazione. E da li aggiungerci un cosciotto di pollo o un assaggio di agnello è il minimo.

Mancherebbe la torta, ma questa preparata in casa, disegnata con pasta di zucchero con richiami all’evento che si stava festeggiando merita articolo e foto a parte. Basti sapere che era una torta alta, soffice, con doppia farcitura per chi preferiva la crema d’arancio e per chi invece vuole il cioccolato, e non sono tutti bambini.

Dopo questo pranzo, amaro e caffè sono d’obbligo.


Il nostro menù della prima comunione ultima modifica: 2013-05-19T22:15:39+02:00 da Salvatore - admin