Il cibo vuole il giusto posto ed il giusto tempo

panino con la porchetta

Se un cibo è buono, non è buono allo stesso modo in qualsiasi posto ed in qualsiasi momento.

Non sto parlando della capacità del cuoco di prepararlo o della qualità degli ingredienti.

Il cibo, tolte le frettolose necessità di alimentazione della pausa pranzo, si nutre e si amalgama con le presenze, con l’ambiente e con la stagione.

A nessuno viene in mente di andare nella baita di montagna e ordinare zuppa di pesce, a nessuno viene voglia di polenta e osei in pieno agosto, nessuno si prepara una sangria se non sta organizzando una festa ed aspetta compagnia.

Nei giorni passati avevo una gran voglia di un bel panino con la porchetta, ed ho verificato quanto le modalità di consumo siano importanti per apprezzarlo pienamente.

Infatti facendo la spesa al supermercato ho trovato fortunatamente un allestimento che offriva ad assaggio la porchetta di Monte San Savino, oltre che soppressata, salsicce e salumi dello stesso angolo fortunato per la norcineria.

Monte San Savino, in provincia di Arezzo, è conosciuto per la sua porchetta, di fama seconda solo a quella di Ariccia, ma se sia per meriti gastronomici è da dimostrare, per la sagra della porchetta che si tiene ogni secondo weekend di settembre e per la porchetta più lunga del mondo, certificata guinnes dei primati e ricordata ogni anno durante la stessa sagra.

Assaggiato un pezzettino di porchetta, le commesse non hanno dovuto aprire bocca per convincermi a portarla a casa.

Il sapore pieno, la carne tenera, la crosta croccante e gustosa era una signora porchetta.

A casa una leggera scaldatina e la porchetta mi ha fatto da pranzo.

Veramente buona, ma non ha soddisfatto la mia voglia che ha caratterizzato i giorni precedenti.

Buona come poche volte l’avevo mangiata, ma nel piatto, con forchetta e coltello non è la stessa cosa.

La porchetta vuole il suo luogo. La porchetta è da panino durante una festa di paese, in attesa di un avvenimento sportivo. La porchetta vuole una rosetta abbondante e croccante. Un panino con la porchetta vuole compagnia di almeno un altro estimatore, non vuole essere mangiato in solitudine. La porchetta nasce mentre l’esercente te l’affetta con il coltellone, la adagia sul pane appena tagliato e poi lo stesso coltello corre a raccogliere le briciole impepate. La crosta la vuole ? Certo . I fegatini li vuole ? Certo .

E poi una rapida incartata ed il primo morso due secondi dopo averlo ritirato.

Monte San Savino o Ariccia non conta, la porchetta è buona mangiata in strada.



Il cibo vuole il giusto posto ed il giusto tempo ultima modifica: 2013-11-17T17:10:11+02:00 da Salvatore - admin